ALLA RICERCA DELLA ROMANITA’ PERDUTA

PREMESSA
“Alla ricerca della romanità perduta” è una serata dedicata a Roma, alla sua tradizione, a quel senso di appartenenza che ci lega alla nostra amata città.
Il Teatro Quirino che risale al 1871, per la sua storia, importanza e posizione nel cuore della città, è stato scelto come location ideale per questa manifestazione.
Nel 2012, La Romanità è stata rappresentata anche al Roma Vintage (Parco di San Sebastiano).
L’obiettivo primario del progetto è quello di conservare quanto ci hanno lasciato ed insegnato i grandi maestri romani: poeti, scrittori, attori, suonatori. Un passaggio di consegna ai giovani talenti romani che interpretando brani scelti rivivranno,scopriranno e diffonderanno la preziosa eredità lasciata dai grandi maestri.
Personaggi romani rimasti nella storia della Città Eterna soprattutto per i consensi popolari riscossi. Gli artisti della Roma passata, verranno ricordati per le gesta eroiche, le melodie, le rappresentazioni o anche per semplici e brevi frasi, capaci però di veicolare lo spirito di un’intera comunità e di trasformarsi rapidamente in tratto distintivo dell’universo romano.
In una cornice storica come quella del Tetro Quirino si rievocherà un’ atmosfera eterna, non solo attraverso attori e musicisti che si alterneranno sul palco per portare il loro contributo, ma anche con immagini e sapori.

INTRODUZIONE
La Romanità è l’essenza dell’essere romano, quel senso di appartenenza che ci lega alla nostra amata città, quell’emozione che ti stringe quando ti trovi davanti “sua maestà il Colosseo”, quel modo di essere, un pò bruschi, tanto caciaroni ma schietti, sinceri e veri, quell’irruenza, quell’impulsività, quella passione, quella foga e fierezza “de esse romani”, di vivere nella città più bella del mondo, quel “friccico ner core” che ci prende quando siamo lontani, è difficile spiegare cosa pensa un romano della sua Roma.

“Sai cosa significa romanità? E’ essere nato dentro questa città. E’ di saper sorridere e poi scherzare. La romanità ti cresce dentro al cuore. Portandola in giro per il mondo con ardore”

Roma è una città piena di sorprese, ogni angolo ha una storia da raccontare. É stato scritto e cantato sulla sua bellezza e storia. Come degli amanti che esaltano la loro amata. Come un focolare che accoglie usi, costumi e tradizioni di un popolo che non vuole dimenticare le sue origini. Romanticismo, sincerità, ironia condiscono tutto ciò che è stato creato in onore della città “der cupolone” attraverso canzoni, testi, film, spettacoli.
Roma città ricca di tradizioni, miti, leggende, costumi e folclore, considerata una delle capitali mondiali del cinema per la sua perfetta cornice.
Diversi luoghi della città sono legati a film, attori, registi: ad esempio, piazza del Popolo (Nell’anno del Signore di Luigi Magni), via Veneto e fontana di Trevi (La dolce vita di Fellini), Trinità dei Monti e via Margutta (Vacanze romane di William Wyler), Testaccio (Accattone di Pier Paolo Pasolini), la fontana di Trevi (Totòtruffa 62, con Totò e Nino Taranto). Vi sono, inoltre, film legati alla città e alla sua storia, seppur girati altrove: sono numerosi, in particolar modo, i film sull’antica Roma, facenti parte del cosiddetto genere peplum (da Spartacus a Il gladiatore).
Questo è l’orgoglio di un popolo. Spesso la frenesia della vita quotidiana porta a dimenticare la bellezza di una storia così ricca e importante. E’ per questo che l’obiettivo di “Alla ricerca della romanità perduta” è quello di fare un salto all’indietro e riassaporare un percorso inteso e pieno di sfumature. Un modo di servici del passato per guardare il futuro, senza dimenticarci chi siamo stati e chi continueremo ad essere.
Un modo di ricordarlo a chi è nato e cresciuto tra le mura della città eterna, ma anche un tentativo per far capire a chi è stato “adottato” la bellezza, non solo esteriore, di questa città.
E’ stato detto da chi è stato “ospite” di Roma :

“Vivere a Roma è un modo di perdere la vita.”
Ennio Flaiano

“Quando si considera un’esistenza come quella di Roma, vecchia di oltre duemila anni e più, e si pensa che è pur sempre lo stesso suolo, lo stesso colle, sovente perfino le stesse colonne e mura, e si scorgono nel popolo tracce dell’antico carattere, ci si sente compenetrati dei grandi decreti del destino.”
Johann Wolfgang Goethe

“Oh Roma! mia patria! città dell’anima!”
George Gordon Byron

PROGETTO / SVOLGIMENTO
Al Teatro Quirino Vittorio Gassman, scelto appositamente per le sue caratteristiche storiche, artistiche e logistiche si svolgerà la manifestazione “ Alla ricerca della romanità perduta”.
Nel Foyer del teatro dalle ore 19 fino ad inizio spettacolo, il pubblico invitato potrà degustare prodotti tipici, di ricette romane di oggi con sapori del passato. Vini locali, formaggi, salumi e assaggi di piatti tipici.
Inoltre verrà allestita una mostra che ritrarrà angoli di Roma, scatti rubati da giovani romani del settore fotografico.
Alle ore 21 si aprirà il sipario dando vita alle interpretazioni di giovani attori e attrici romani doc, volti noti ed emergenti del panorama cinematografico e teatrale italiano.
Poesie, aforismi, sonetti, brani tratti da film, testi di canzoni estrapolati da opere del Pascarella passando per il Belli, Trilussa, Petrolini fino ad arrivare ai giorni nostri con Sordi, Magnani, Fabrizi. Senza dimenticarci della Vitti, di Panelli, Rascel, Valeri Proietti e la voce intensa della Ferri.
Il tutto sottolineato da un accompagnamento musicale che rimanderà alle atmosfere dei mitici stornelli romani.
Il cast è formato da 12 giovani attori romani tra cui: Fabrizio Sabatucci, Francesco Venditti, Riccardo Scarafoni, Alessandro di Carlo, Roberto Stocchi, Jonis Bascir, Sveva Alviti, Anna Folgietta, Lola Pagnani, Elda Alvigini, Antonella Alessandro e Cristiana Vaccaro, intervallati da Max Paiella.