Claudia Ragno

Claudia Ragno

Ieri sera è stata una sera speciale. Prima a teatro, grandi emozioni, molti pensieri, cenetta con la mia maestra Andrea Ragno al mio fianco (ognuno ha la sua copertina di Linus). E’ stata l’occasione per dirci quanto ci siamo ritrovate in quel palco, in quella camera d’ospedale. Stai lì, piangi, pensi, ricordi e poi all’improvviso parte il cazzeggio come quello che fai a natale intanto che nonna frigge i carciofi e il parente rompiscatole si ostina a giocare a tombola. E’ come ritrovarsi in cucina e iniziano i ‘ti ricordi quella volta che…’, ‘ti ho mai raccontato di quando…’, ‘non te l’ho mai detto e giura che non lo dirai a nessuno…’. Perché quando il dolore è troppo grande da sopportare allora l’unica cosa da fare è abbassare le difese e lasciare che ti entri dentro e ti permetta di essere te stessa. E’ allora che ci si guarda davvero negli occhi e ci si racconta davvero. Ridi e piangi. E quella camera non è più una camera d’ospedale è un viaggio interiore nella cucina di casa. Strano che la magia della verità si compia in un luogo così doloroso. Poi, dopo il funerale le difese si rialzano, gli occhi si velano ma non di pianto. A noi è capitato e chi ci guardava da fuori pensava che fossimo delle pazze a far salotto al capezzale del parente. E invece è stato il nostro modo per dirgli addio. Abbiamo portato la vita lì dove sarebbe arrivata la morte. Ecco Vita, Morte e Miracoli è anche questo. Allora dalle sorelle ragno grazie a Lorenzo Gioielli per aver ‘colto l’attimo’ a Veruska Rossi, Fabrizio Sabatucci, Francesco Venditti e Riccardo Scarafoni per averci regalato una serata piena di magia.